Ho finalmente finito di leggere questo libro!
Tra una cosa e un'altra, mi c'è voluto parecchio per finirlo... Scorre molto lentamente, scopri piano piano l'evolversi delle situazioni, ma è come se tutto fosse fatto apposta per farti affezionare maggiormente ai personaggi, alla loro storia, per sconvolgerti ancora di più quando vieni a sapere la verità. E' un libro scritto molto bene, adoro Margaret Mazzantini, di lei ho letto anche "Non ti muovere", "Zorro" e "Il catino di Zinco" e soprattutto i primi due, li ho veramente amati.
Al centro di tutto c'è la storia d'amore tra Diego e Gemma, così totale, completa, appassionata... Non ho capito se poi Diego si sia effettivamente innamorato di Aska o se è rimasto soltanto perchè si sentiva in colpa nei suoi riguardi. Mi piace molto anche il personaggio di Gojko, credo che in fondo sia sempre rimasto innamorato di Gemma.
Certo ci sono rimasta quando si scopre che ha sposato Aska
Il modo in cui viene descritta la guerra, Sarajevo, il modo in cui si porta via bambini, mamme, adulti, la descrizione della scena della morte di Sebina è veramente straziante... E' sicuramente un libro importante e profondo. Non mi ha rapita come lo fece "Non ti muovere" alla prima lettura, però è sicuramente un bel libro che trasmette tanto e che quindi merita una lettura.
Ah ho adorato profondamente il padre di Gemma
E trovo bellissima tutta la descrizione di lei quando lascia Sarajevo col piccolo Pietro in braccio, quando poi conosce Giuliano, e quando poi suo padre conosce il piccolino e piano piano ci si affeziona.
Alcune frasi
"La speranza appartiene ai figli. Noi adulti abbiamo già sperato, e quasi sempre abbiamo perso."
"E' stato più facile prima correre sotto le granate che dopo passeggiare sulle macerie."
"Spesso non ci accorgiamo di quello che abbiamo, non siamo grati alla vita. Toccavo il fianco di Giuliano, sentivo l'odore del suo dopobarba che mi arrivava con quello del mare, e ringraziavo la vita di avermi dato quest'uomo buono."
"Che bello..."
"Cosa papà?"
"Quando nasce qualcosa.."
"Perchè anche le case aspettano i loro inquilini, sopravvivono anni lontano da noi e poi aprono le loro braccia di porte e di persiane a una giovane coppia, a due scemi che tremano di felicità."
"Siamo sempre stati un pò ridicoli insieme, credo che questa sia la nostra bellezza. La vita è un buco che si infila in un altro buco. E stranamente lo riempie."
"Noi non siamo mai stati così perfetti insieme , c'era sempre qualcosa che non combaciava... uno spigolo dove sbatti sempre, il lembo di un abito che rimane sempre fuori dall'armadio e di notte ti dà fastidio e dici adesso mi alzo , tolgo quel pezzo di vestito. Poi resti a letto e dici lo farò domani."
"Sto aspettando"
"Cosa?"
"La vita. Sto aspettando la vita"