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Eli85
icon10  view post Posted on 21/5/2005, 14:57




***THE ROLLING STONES***

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BIOGRAFIA:
Originariamente chiamato the Rollin' Stones, il gruppo destinato a cambiare la storia del rock nasce dall’unione di Mick Jagger, Keith Richards, Brian Jones e Ian Stewart. Jagger e Richards erano compagni di scuola con in comune un grande amore per il R&B nero e per musicisti come Chuck Berry, Muddy Waters e Bo Diddley. Ad occuparsi di loro è inizialmente il celebre musicista di blues bianco Alexis Korner, che li fa debuttare al Marquee di Londra il 21 luglio 1962. Alla fine di quello stesso anno il bassista Bill Wyman rimpiazza Dick Taylor, mentre prosegue una sarabanda di sostituzioni alla batteria fino ad arrivare, agli inizi del 1963, alla scelta di Charlie Watts.
Dopo aver lavorato per il club Crawdaddy di proprietà di Giorgio Gomelsky, a Richmond, gli Stones finiscono sotto l’ala protettrice di Andrew Loog Oldham, che ne produce i primi singoli. Il provino discografico alla Decca risulta essere un successo e il gruppo ottiene il suo primo contratto, pubblicando come primo singolo "Come on", una cover di Chuck Berry. La line-up degli Stones perde quasi subito (almeno nelle apparizioni pubbliche) il pianista Ian Stewart, considerato esteticamente non all’altezza degli altri, mentre esce nei negozi il nuovo singolo del gruppo, un pezzo firmato dai Beatles e intitolato "I wanna be your man", prima entrata nella top ten inglese nel gennaio 1964. Gli Stones si pongono subito come il contraltare trasgressivo dei più pacifici e tranquillizzanti Beatles, scandalizzando le platee per le movenze sinuose ed erotiche del cantante Mick Jagger oltre che per la cattiva reputazione che aleggia sugli altri componenti del gruppo, e in particolar modo su Jones e Richards.
Il loro primo album, THE ROLLING STONES, viene pubblicato nel ’64 e contiene soltanto materiale di altri autori, ma gli Stones dimostrano di poter fare meglio con il terzo singolo, "Not fade away" (un’altra cover, questa volta di un grande successo di Buddy Holly). Un primo tour degli Stati Uniti si rivela comunque prematuro e vede gli Stones tornare in patria stanchi e frustrati: ma tutto è ormai pronto per il grande salto e la cover di "It's all over now" dei Valentino’s procura loro il primo numero uno in classifica.
L’EP FIVE BY FIVE li aiuta a consolidare la loro crescente reputazione ed amplia a dismisura il pubblico dei concerti. Il ritorno negli Stati Uniti con l’apparizione all’Ed Sullivan Show lascia ancora freddo il pubblico nordamericano mentre in Gran Bretagna, al contrario, il fenomeno Stones cresce in continuazione. Nel novembre 1964 il singolo "Little red rooster" debutta al numero uno della NME chart, privilegio accordato in precedenza solo ai Beatles e ad Elvis Presley. A questo punto, la svolta: il manager Oldham li costringe a scriversi da soli le canzoni, pensando che Jagger e Richards siano ormai abbastanza maturi per farlo. I loro primi sforzi si chiamano "It should have been you" e "Will you be my lover tonight?", brani non memorabili, ma nello stesso periodo la coppia estrae dal cappello anche una splendida "As tears go by" destinata alla fidanzata del cantante, Marianne Faithfull. A far capitolare l’America provvede "(I can't get no) Satisfaction," il primo grande classico del gruppo, un riff che riassume tutto il meglio espresso dal rock fino a quel momento.
Il 1965 si completa con il successo di "Get off of my cloud", dall’EP GOT LIVE IF YOU WANT IT! e dell’album THE ROLLING STONES NO. 2. Con questi presupposti è uno scherzo strappare un ottimo rinnovo di contratto alla Decca, proprio mentre il gruppo inizia a sfornare singoli originali tanto dal punto di vista testuale ("Mother's little helper") che musicale ("Lady Jane"): entrambi i brani vengono inseriti nel nuovo album AFTERMATH, un lavoro maturo ed esplosivo che riconosce agli Stones un ruolo ormai primario sulla scena musicale. La misoginia del gruppo si esprime in "Under my thumb" e nell’acerba "Stupid girl", mentre nelle classifiche vola alto "19th nervous breakdown". "Paint it, black" riesce anche a fare di meglio, con il suo stile vagamente indiano e una performance di Jagger veramente appassionata. Da menzionare anche un altro importante singolo della stessa epoca, "Have you seen your mother baby?", testimonianza di un periodo musicalmente avventuroso.
Il 1967 inizia con un ottimo singolo a doppia facciata A, "Let's spend the night together"/"Ruby tuesday" che però, proprio come "Penny Lane"/"Strawberry fields forever" dei Beatles, non raggiunge il primo posto in classifica. L’album che ne accompagna l’uscita, BETWEEN THE BUTTONS, rappresenta l’ultimo sforzo di collaborazione con il manager Oldham il quale, sempre meno entusiasta degli atteggiamenti bohemienne del gruppo, decide di cedere le sue quote al partner Allan Klein. Dal canto loro Jagger e Richards pensano bene di farsi arrestare per possesso di droga, imitati poco dopo da Brian Jones.Le pene comminate ai tre sono pesanti e condizionano non poco l’attività artistica del periodo: a ricordo di quell’esperienza, il singolo "We love you" presenta in sottofondo il rumore di una cella che si chiude. Il salto nel mondo lisergico e psichedelico già esplorato dai Beatles di "SGT. PEPPER’S..." avviene con THEIR SATANIC MAJESTIES REQUEST, che manca però di un indirizzo preciso e propone melodie più inerti e meno convincenti delle precedenti. Per tornare ad ascoltare gli Stones al loro meglio bisogna aspettare l’estate del 1968 con l’uscità di "Jumpin' jack flash", singolo che anticipa un ottimo album, BEGGAR'S BANQUET, in cui figurano brani mitici come "Street fighting man" e "Sympathy for the devil".
Mentre il gruppo inizia a recuperare salute, Brian Jones sembra precipitare nei labirinti della droga: le gelosie nei confronti di Mick Jagger si acuiscono e il “furto” della sua ragazza Anita Pallenberg da parte di Richards è la goccia che fa traboccare il vaso. Nel giugno del 1969 Jones lascia il gruppo, e soltanto un mese dopo viene ritrovato morto annegato nella sua piscina. Due giorni dopo il gruppo celebra l’ex-amico scomparso con un concerto gratuito ad Hyde Park (Londra), cui partecipano 250 mila persone. Ma i drammi non sono finiti: tre giorni dopo tenta il suicidio (senza riuscirci) la fidanzata di Jagger, Marianne Faithfull. Con questi eventi si conclude in un certo senso il primo capitolo della storia degli Stones.
Il nuovo corso inizia con un misto di successo e di disgrazie: il singolo "Honky tonk women" li tiene a lungo al numero uno delle classifiche, ed eccezionale è anche il nuovo album, LET IT BLEED, che contiene classici come "Gimme shelter", "You can't always get what you want" e "Midnight rambler". Il gruppo, di cui ora fa parte il chitarrista Mick Taylor, già con i Bluesbreakers di John Mayall, si esibisce al Festival di Altamont in California in una tragica notte in cui un Hell’s Angel addetto al servizio d’ordine uccide a coltellate uno spettatore durante l’esecuzione di "Under my thumb". La tragedia viene filmata e diventa un film ditstribuito l’anno successivo, “Gimme shelter”. Il 1970 diventa per forza di cose un anno tranquillo: dopo aver concluso il rapporto con la Decca con il live GET YER YA-YA'S OUT, gli Stones aprono la loro etichetta, per la quale fanno subito uscire il singolo a tre brani "Brown sugar"/"Bitch"/"Let it rock", una vera e propria dichiarazione d’intenti. Il nuovo album STICKY FINGERS si rivela da subito un classico, con brani come "You gotta move", "Moonlight mile", "Wild horses" e la non tranquillizzante "Sister Morphine". Il disco è permeato di immagini connesse alla morte e al sesso, e la copertina si avvale di uno splendido artwork di Andy Warhol.
Dopo un anno gli Stones tornano alla carica con un altro capolavoro, il doppio album EXILE ON MAIN STREET: è il disco di impronta più marcatamente rock’n’blues registrato dalla band, evidentemente sotto la direzione del “duro” del gruppo, Keith Richards. Al contrario, il successivo GOAT'S HEAD SOUP appare decisamente sottotono anche se frutta un numero uno negli States con la ballata "Angie". IT'S ONLY ROCK ‘N’ ROLL, l’album del 1974, oltre a contenere la title-track regala ai fans una cover del brano dei Temptations "Ain't too proud to beg". Quell’anno fa registrare anche la dipartita dal gruppo di Mick Taylor, rimpiazzato dall’ex-Faces Ronnie Wood in occasione dell’uscita di BLACK AND BLUE: con risultati alterni, la raccolta fa del suo meglio per coniugare le classiche sonorità Stones con influenze caraibiche. A partire dalla seconda metà degli anni ’70 l’attività concertistica e discografica degli Stones rallenta i suoi ritmi: inoltre le Pietre rotolanti devono fronteggiare il neonato movimento punk e la sua furia iconoclasta nei confronti delle vecchie stelle del rock. Il loro ritorno sulle scene avviene comunque con un ottimo album, SOME GIRLS, che contiene un brano irresistibile come "Shattered" e il primo tentativo smaccatamente “disco” dopo la "Hot stuff" contenuta nel precedente BLACK AND BLUE: "Miss You" è il pezzo che li conduce dritti al primo posto delle charts inglesi, mentre desta meraviglia il tributo country di "Far away eyes" e convince tutti la tensione elettrica di "Beast of burden" (in seguito riproposta in un esilarante duetto da Jagger con l’attrice e cantante Bette Midler).
Dopo una serie di vicissitudini personali (Jagger divorzia dalla moglie Bianca e Richards viene nuovamente perseguito per questioni di droga), è il 1980 quando il gruppo torna a farsi vivo con EMOTIONAL RESCUE, LP leggero e dominato dall’uso di ritmi dance ma anche capace di esibire splendidi brani come "Let me go" e "Indian girl". L’album si piazza al primo posto nelle classifiche inglesi (non avveniva dal 1973) e permette al gruppo di sfruttare il rinnovato successo mondiale con un tour poi immortalato nel live STILL LIFE. Un anno dopo, nel 1981, esce TATTOO YOU, prova eccellente che contiene almeno un pezzo da leggenda, "Start me up", non a caso utilizzato dagli Stones per aprire tutti i concerti del decennio successivo.
Meno felice è UNDERCOVER mentre le cose vanno meglio, nel 1986, con DIRTY WORK, contenente il singolo "Harlem shuffle", la tostissima "One hit to the body" e un paio di ottimi assoli di chitarra dell’ex-Zeppelin Jimmy Page. A questo punto esplodono le velleità soliste di Jagger e il vocalist pubblica nel 1985 l’album SHE'S THE BOSS, in cui il canto magistrale non può supplire del tutto alla debolezza del materiale e alla totale mancanza di direzione. Nel 1987 il Nostro riesce a fare di peggio con PRIMITIVE COOL, in assoluto uno dei punti più bassi della sua carriera. Provato dagli insuccessi personali, Jagger torna alla base nel 1989 per quello che sarà il nuovo album degli Stones, STEEL WHEELS: in scaletta almeno un pezzo epico, "Rock and a hard place". Gli anni ’90 vedono la band di nuovo in giro per il mondo per una serie di tournées di dimensioni faraoniche: al termine dello “Steel Wheels Tour” il gruppo ne approfitta per pubblicare un nuovo live, FLASHPOINT, mentre nel 1994 VOODOO LOUNGE propone i Rolling nuovamente in grande spolvero, con un suono che è ormai semplicemente un marchio di garanzia.
Il gruppo si presenta per la prima volta senza il bassista Bill Wyman, stanco della vita on the road e in disaccordo personale con alcuni dei suoi ex compagni: il suo posto viene preso, più o meno stabilmente, dall’ex-pupillo di Miles Davis Darryl Jones, bassista di solida estrazione jazz e funk. Dopo il “Voodoo lounge” tour del 1995 gli Stones pubblicano un album semi-acustico, STRIPPED, contenente ottime versioni di "Street fighting man", "Wild horses" e "Let it bleed". Con il 1997 è la volta di un nuovo album e di un nuovo tour, entrambi intitolati BRIDGES TO BABYLON. Da quella serie di concerti, nel 1998, viene tratto un disco dal vivo intitolato "No security". Quattro inediti affiorano, quattro anni più tardi, nella doppia antologia 40 LICKS, la prima ad includere brani estratti dall’intera produzione discografica della band in virtù di un accordo fra tutte le etichette coinvolte. Ancora una volta, Jagger, Richards e Watts tornano a fare i globe trotters imbarcandosi in una nuova serie di concerti che prende il via da Boston nei primi giorni del settembre 2002 e li porta in giro per il mondo fino alla seconda metà del 2003, rendendo il "Licks World Tour" il 'blockbuster' dell'anno al botteghino (saranno oltre due milioni gli spettatori complessivi). L'esperienza live sarà celebrata prima con "Four flicks", un quadruplo DVD uscito per il Natale 2003 e, a quasi un anno di distanza, dal doppio CD live "Live licks", nel quale gli Stones propongono un disco di classici e uno di pezzi meno noti e cover.

DISCOGRAFIA ESSENZIALE:
THE ROLLING STONES (ENGLAND'S NEWEST HITMAKERS) - 1964 Decca
12 X 5 - 1964 Decca
THE ROLLING STONES NOW! - 1965 Decca
OUT OF OUR HEADS - 1965 Decca
GOT LIVE IF YOU WANT IT! -1966 Decca
AFTERMATH - 1966 Decca
THEIR SATANIC MAJESTIES REQUEST - 1967 Decca
FLOWERS - 1967 Decca
BETWEEN THE BUTTONS - 1967 Decca
BEGGAR'S BANQUET - 1968 Decca
LET IT BLEED - 1969 Decca
GET YER YA-YA'S OUT - 1970 Decca
STICKY FINGERS - 1971 Virgin
HOT ROCKS 1964-1971 - 1971 Decca
MORE HOT ROCKS (BIG HITS & FAZED COOKIES) - 1972 Decca
EXILE ON MAIN STREET - 1972 Virgin
GOAT’S HEAD SOUP - 1973 Virgin
IT'S ONLY ROCK & ROLL - 1974 Virgin
MADE IN THE SHADE - 1975 Virgin
BLACK AND BLUE - 1976 Virgin
LOVE YOU LIVE - 1977 Virgin
SOME GIRLS - 1978 Virgin
EMOTIONAL RESCUE - 1980 Virgin
SUCKING IN THE SEVENTIES - 1981 Virgin
TATTOO YOU - 1981 Virgin
STILL LIFE (AMERICAN CONCERT 1981) - 1982 Virgin
UNDERCOVER - 1983 Virgin
REWIND (1971-1984) - 1984 Virgin
DIRTY WORK - 1986 Virgin
STEEL WHEELS - 1989 Virgin
FLASHPOINT - 1991 Virgin
VOODOO LOUNGE - 1994 Virgin
STRIPPED - 1995 Virgin
BRIDGES TO BABYLON - 1997 Virgin
NO SECURITY - 1998 Virgin
40 LICKS – 2002 Virgin
LIVE LICKS – 2004 Virgin

thanks to Rockol

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Eli85
view post Posted on 21/5/2005, 15:04




Tour dei Rolling Stones: inizia bene, primo sold-out in 19 minuti

Inizia bene il nuovo tour mondiale dei Rolling Stones. Lo show che la veterana band britannica terrà al Pengrowth Saddledome di Calgary, Alberta, Canada, è la prima all’insegna del sold-out di cui si abbia notizia. Più precisamente, Mick Jagger e soci hanno fatto registrare il “tutto esaurito” in 19 minuti. Lo show degli Stones si svolgerà tra 5 mesi, il prossimo 28 ottobre, e segna il ritorno del gruppo in Alberta dopo 12 anni. Il primo fan si è presentato davanti alla prevendita alle 5 del mattino ed ha sborsato 1100 dollari per i 6 biglietti che voleva.

(20 mag 2005)

thanks to http://www.rockol.it/news.php?idartista=1674

Edited by Eli85 - 21/5/2005, 16:05
 
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Eli85
view post Posted on 21/5/2005, 15:06




Brian Jones, ex Rolling Stones, ucciso: lo sostiene un film

Stephen Woolley, 47enne regista al suo debutto con "Stoned" dopo 22 anni nelle vesti di produttore, nel suo primo film sostiene che Brian Jones dei Rolling Stones non morì accidentalmente ma fu ucciso. Jones aveva 27 anni quando venne ritrovato, apparentemente affogato, nella piscina della Cotchford Farm, Sussex. Il chitarrista era stato espulso dagli Stones solo tre settimane prima. La teoria dell'assassinio del musicista non è certo nuova, ma è la prima volta che ad essa viene dedicato un intero film. Woolley ha rintracciato una donna che si trovava, quel giorno del 1969 in cui accadde il fatto, al party dopo il quale Jones morì. La donna, della quale il regista non vuole divulgare l'identità ma che si ritiene possa essere Janet Lawson, sostiene che l'ex Rolling Stone venne ucciso. Curiosamente, all'epoca, la donna non venne mai interrogata dalla polizia.

(16 mag 2005)

Edited by Eli85 - 21/5/2005, 16:06
 
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Eli85
view post Posted on 21/5/2005, 15:09




Ecco un altro gruppo storico della musica!
Cosa ne pensate di loro? avete dei loro dischi?? Le vostre canzoni preferite??

Personalmente mi piacciono abbastanza, li preferisco ai Beatles, trovo le loro canzoni meno invecchiate rispetto ad alcune dei Beatles..

Ad ogni modo le mie preferite in assoluto sono: Angie (si vocifera dedicata all'ex moglie di david bowie), Satisfaction,Paint it black, Anybody seen my baby

Edited by Eli85 - 21/5/2005, 16:09
 
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alerock
view post Posted on 21/5/2005, 15:15




MITI!!
 
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Minibaby
view post Posted on 21/5/2005, 23:20




Mi piace molto Satisfaction, è una delle mie canzoni preferite! Nonostante siano un gruppo storico e sia innegabile la loro influenza sul mondo della musica non sopporto Mick Jagger!
 
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view post Posted on 6/10/2005, 18:43
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Non si facevano vivi dal 1997, gli Stones. Il loro ultimo lavoro in studio, "Bridges To Babylon", era sembrato ai più un escamotage per rituffarsi ancora una volta nell'avventura infinita di un tour mondiale. Il songwriting era piatto, risolto più con mestiere che con convinzione. Bene, dimenticatevi tutto: a dispetto dei titoli di testa dei magazine di mezzo mondo - che, limitandosi alla sola lettura del testo di "Sweet Neocon" hanno parlato di un lavoro politico - "A Bigger Bang" è un formidabile party-album, in cui il rock&roll viene contaminato con molti altri generi, per arrivare a una scrittura articolata, in cui convivono influenze black e aperture country blues. Erano molti anni che Mick Jagger e Keith Richards non sembravano così affiatati. La chitarra sfodera una sequenza di riff a presa rapida che farebbero invidia a Jet e Datsuns, tanto per rimanere ai più accreditati tra gli epigoni garage. L'altra news è la produzione: affilata come un coltello, pulitissima. Gli Stones non giocano più a nascondersi dietro un suono sporco e stradaiolo: la voce di Mick è in spericolata evidenza, Keith cava dalla sua chitarra i suoni più cristallini di cui è capace, Charlie Watts è una vera e propria mitraglia, il duo drumming secco e tirato è spinto alle stelle dal basso di Darryl Jones, mentre la slide guitar di Roon Wood ricama numeri di alta classe. "Rough Justice" è un attacco che rimanda direttamente a "Honky Tonk Woman" e agli hard blues deviati che sognava Brian Jones nelle notti di luna piena. Le chitarre acustiche possono anche fare male: provare "Let Me Down Slow" per credere. Il mood è poppeggiante e spensierato: dal vivo sarà una bomba, con quell'inseguimento swingante di chitarre sistemato a cavallo dell'anthem. Tiro molto più heavy per il riffone macinato tosto di "It Won't Take Long", che sferraglia via come lo Shuffle di Harlem. "Rain Fall Down" gioca la carta un po' ruffiana del deja-vu, con un clamoroso attacco funky corroborato dalle vibrazioni black'n'blues delle tastiere caldissime di Matt Clifford: vera bomba dell'album e possibile hit da capogiro per i dancefloor più cool. La prima ballatona è "Street Of Love", che ruota attorno a impasti vocali di inconfondibile retrogusto Sixties. Per l'appuntamento al crocicchio col demone del blues bisogna aspettare "Back Of My Hand", con l'armonica di Mick che svirgola brividi intorno al passo granitico della chitarra di Richards. Gli Stones restano come sempre fedeli a se stessi, senza per questo rinunciare a stupire.

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view post Posted on 6/10/2005, 18:43
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Questa canzone mi piace proprio..

Streets Of Love

You're awful bright
You're awful smart
I must admit
You broke my heart
The awful truth
Is really sad
I must admit
I was awful bad
While lovers laugh
And music plays
I stumble by
And hide my pain
Mmmm, the lamps are lit
The moon is gone
I think I've crossed
The Rubicon

And I, I, I, I, I, I, I
Walk the streets of love
And they're full of tears

And I, I, I, I, I, I, I
Walked the streets of love
And they are full of fears

While music pumps
From passing cars
A couple watch me from a bar
A band just played
The wedding march
And the corner store
Mends broken hearts
And a woman asks me for a dance
Oooooh, it's free of charge
Just one more chance
OOhh, but I, I, I, I, I, I, I
Walk the streets of love
And they're full of tears
And I, I, I, I, I, I, I
Walk the streets of love
For a thousand years... Oh...tell me now...Ahh...

I walk the streets of love, and they're drenched with tears, ohhh...

You had the moves
You had the cards
I must admit
You were awful smart
The awful truth
Is awful sad
I must admit
I was awful bad

And I, I, I, I, I, I, I
Walk the streets of love
And they're drenched in tears

And I, I, I, I, I, I, I
I walk the streets of love
For a thousand years

And I, I, I, I, I, I, I
Walk the streets of love
And they're drenched with tears


p.s. Scusa Ely per l'altro topic!
 
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Eli85
view post Posted on 7/10/2005, 11:58




CITAZIONE
p.s. Scusa Ely per l'altro topic!


Figurati, non ti scusare!!! happy.gif

E' proprio bella Streets Of Love happy.gif
Non so se la conoscete, ma è bellissima anche la canzone che Mick Jagger ha composto per il film "Alfie".. mi sfugge il titolo, ma la canzone è davvero stupenda!
Inutile dire.. mi piacciono i Rolling Stones! happy.gif Mick Jagger ha una voce che rimane impressa smile.gif

Edited by Eli85 - 7/10/2005, 13:01
 
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Eli85
view post Posted on 7/10/2005, 12:00




Allarme bomba rovina il concerto dei Rolling Stones in Virginia

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WASHINGTON (Reuters) - Un allarme bomba a fermato nella notte un concerto dei Rolling Stones a Charlottesville, in Virginia, ma la polizia non ha trovato niente e la band è tornata a suonare sul palco 45 minuti dopo. Lo hanno riferito oggi alcuni funzionari.

La minaccia di una bomba è arrivata telefonicamente appena prima delle 21 di ieri (ora locale) ed era "specifica alla zona del palco" del concerto allo stadio Scott della University of Virginia, affollato di 50.000 fan, ha detto la portavoce dell'università Carol Wood.

"E' stato detto a Mick Jagger e lui ha annunciato che la band avrebbe fatto 10 minuti di pausa", ha detto Wood.

Il gruppo ha lasciato il palco e la polizia con i cani, che era già allo stadio prima del concerto, ha perlustrato l'area.

Quando è stato dato l'ok, gli Stones sono tornati sul palco e hanno suonato fino oltre la mezzanotte per completare lo spettacolo. La band ha detto il via all'attuale tour in Nord America ad agosto.




[thanks to http://it.news.yahoo.com/051007/58/3fbzv.html]
 
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Minibaby
view post Posted on 23/10/2005, 23:27




E' stupenda l'ultima canzone dei Rolling Stones! (Streets of love) Mi piace da morire!!!! w00t.gif
 
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Eli85
view post Posted on 27/8/2007, 21:42




Rolling Stones concludono tour mondiale. Sarà l'ultimo?

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LONDRA (Reuters) - Lo storico gruppo rock dei Rolling Stones ha terminato a Londra un tour mondiale durato due anni, lasciando migliaia di fan con il dubbio che questo possa essere l'ultimo loro show.


Speculazioni di questo tipo accompagnano la rock band fin dagli anni 60 fino a diventare uno scherzo ricorrente tra il gruppo e i giornalisti.


Come prevedibile, il cantante del gruppo, Mick Jagger, non ha fatto nessun annuncio nel corso del concerto durato due ore all'arena O2 di Greenwich vicino a Londra. Un posto che si trova a soli 13 chilometri dal luogo in cui si esibirono per la prima volta, il Marquee Club, nel luglio del 1962.


In compenso Jagger ha ringraziato i fan per essere rimasti fedeli al gruppo tra "fiamme e ghiaccio e tempeste e alberi, e Dio sa che altro".


Il riferimento agli "alberi" risale all'aprile 2006 quando il chitarrista Keith Richards dovette operarsi dopo essere scivolato da un albero alle Fiji.


Il tour ha visto 146 esibizioni in 31 Paesi e a Puerto Rico.

 
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11 replies since 21/5/2005, 14:57   165 views
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