Un topic con questo argomento non poteva mancare in questa sezione.
Non so voi, ma io sto prendendo in considerazione da parecchio tempo l'eventualità di trasferirmi.
Solo che fino a poco tempo fa, pensavo a questa cosa,come un'esperienza,da fare per poi tornare in Italia, e la pensavo come un qualcosa da fare dopo la specializzazione.
Ma ahimè, le cose con le ultime riforme sono decisamente peggiorate
, e quindi questa ipotesi sta diventando sempre più concreta a reale.
E l'idea è quella di andar via subito dopo la laurea e fare la specializzazione all'estero.
Quindi preparsi bene significa comcinciare a studiare l'inglese, facendo un corso, con un titolo preciso, e andar via.
La cosa non mi ha mai spaventata o altro, anzi l'idea di andare via mi è sempre piaciuta.
La cosa che che fa arrabbiare è l'esser costretta a farlo, che tutti (almeno quelli nell'ambito scientifico) sono costretti a fare.
Io non so se questa gente se ne rende veramente conto, di come stanno riducendo l'università italiana, e di come stanno alimentando malumori,e rabbia.
Io personalmente so di esser fortunata, nel senso che ho una famiglia che può mantenermi ed aiutarmi, nei momenti difficili,come quello di un'eventuale trasferimento.
Ma ci sono persone,anzi la maggior parte, che non arriva a fine mese. Che ha figli che studiano, e mantenerli non è cosa da poco.
E queste persone che non hanno la mi stessa possibilità hanno dei seri problemi.
Ma alla fine l'intento di questi idioti, è proprio quello di ricreare quel sistema di classi, come un tempo.
Questa situazione mi spaventa, non so più che pensare.
Ma la gente se ne rende conto di cosa sta succendo?
Non so, ma basta veramente un cretino che dice che toglie l'ici per arrivare a questo?
Non so....
A questo punto finirò il mio percorso, e deciderò.
Peppe se finisce prima farà il suo e cercheremo di andare avanti, nella speranza che non sia troppo il tempo da passare lontani.
Forse questa è l'unica cosa che mi fa paura, ma i sacrifici si fanno,li fanno tutti, e servono per andare avanti.ì,nella speranza che le cose un giorno cambieranno.