Decisamente mi controllano abbastanza, soprattutto mia mamma che spesso vuole mettere bocca su come organizzarmi, quando studiare...
Lo fa da quando andavo alle elementari e in qualunque modo glielo dici, non c'è verso di non farle capire che ormai sono cresciuta e che è giusto che lo studio me lo organizzi da sola, magari pure male
, ma è compito mio e lei non può stare lì tutte le volte a dirmi "Devi studiare!" come se fossi ancora alle medie! [che poi fosse mai servito a qualcosa! Per quel che mi riguarda ogni volta che qualcuno mi ricorda che devo studiare continuamente, la voglia già mi passa in partenza!]
Però non lo fa con cattiveria, vorrebbe davvero aiutarmi. Credo che mi vedi talmente disorganizzata a volte, che per lei è troppo forte l'impulso di riportarmi all'ordine e di organizzarmi le cose
solo che non ha capito che così non crescerò mai da questo punto di vista, deve lasciarmi fare da sola.
Per quanto riguarda i brutti voti, non mi ha mai rimproverato, da questo punto di vista è stata sempre comprensiva, molto.
Viceversa mio babbo non ha mai messo parola su quello che facevo e su come studiavo, ma se poi tornavo a casa con un brutto voto [mi riferisco al liceo, ora con l'università è un pò diverso..] è capitato che mi rimproverasse, a volte anche in malo modo, spesso abbiamo litigato e ci sono stata tanto male, perchè già ci stavo male di mio, senza aver bisogno di qualcuno che mi facesse sentire ancora di più una nullità. Mi ricordo ancora un episodio, avevo preso un pessimo voto a fisica, ero totalmente demoralizzata e depressa. Glielo dissi e mi pare che non fece grandi commenti lì per lì. Poi a tavola durante il pranzo, iniziai a raccontare qualcosa su quello che era successo a scuola e lui mi disse in modo glaciale "Non voglio sapere più niente di quello che ti riguarda, non mi interessa più"... Me lo ricordo ancora, perchè ci sono rimasta veramente veramente male. Mia sorella Alice tra l'altro si arrabbiò moltissimo per come mi aveva risposto e litigò pure lei con lui
Da questo punto di vista non sono mai andata d'accordo con mio babbo, perchè non ha mai capito che se prendevo un brutto voto, trattarmi male non serviva a niente, anzi. Non faceva che peggiorare ulteriormente le cose. Mi ricordo due momenti bruttissimi legati ad un compito o interrogazione andati male [sempre di matematica o di fisica
]. Il primo momento era quando ti restituivano il compito e il secondo quando dovevo dirlo a mio padre all'uscita da scuola.
Forse è per questo che sono così sfiduciata in me stessa, anche adesso con l'università, ho dei veri e propri attacchi di panico durante gli esami, nonostante poi me la sia sempre cavata bene, eppure non so forse mi è rimasto il ricordo del liceo e la sfiducia verso me stessa che mi ha trasmesso quell'esperienza. Ogni volta che do un esame, non si tratta di essere esaminata solo dai professori, ma anche dalle persone che mi stanno attorno, e il pensiero di deluderli in qualche modo, mi fa star male e mi crea ancora più ansia e stress quando preparo un esame. E' una cosa non razionale, ma probabilmente mi rendo conto che è per questo che ogni volta mi stresso così tanto
Cmq va detto che ora le cose sono molto cambiate. All'ultimo esame che andò male per esempio, mio babbo mi disse con tutta tranquillità che potevo rifarlo, che non era nulla. E loro sono i primi a rimanere basiti quando mi vedono così stressata per un esame
Solo che credo di essere un pò rimasta scioccata dal liceo!