| Studenti in piazza contro esami di riparazione e numero chiuso
ROMA (Reuters) - Migliaia di studenti di superiori e università sono scesi in piazza oggi in oltre 70 città italiane per protestare contro "le promesse non mantenute" del governo di centrosinistra sulla scuola e, in particolare, contro il ripristino degli esami di riparazione alle superiori e il numero chiuso per l'accesso alle facoltà universitarie.
A Roma un corteo è partito alle 9.30 da Piazza della Repubblica, a Milano si è svolta in mattinata una manifestazione con un sit-in davanti alla Camera del Lavoro in Corso Porta Vittoria. A Napoli il corteo regionale è partito da Piazza Mancini dopo le 9.00 per dirigersi a Piazza Municipio e in giornata alcuni ragazzi partecipanti alla manifestazione sono stati fermati per aver imbrattato i muri della città con scritte contro il Vaticano.
Gli studenti hanno protestato perché "l'idea di istituire gli esami di riparazione senza l'obbligatorietà dei corsi di recupero è per noi irricevibile", si legge sul sito Internet dell'Unione degli studenti, che ha una funzione di raccordo della protesta nazionale.
Gli studenti in piazza lamentano che le promesse di discontinuità del governo di centrosinistra, non hanno trovato un riscontro chiaro nell'agire dell'esecutivo.
"La riforma Moratti non è stata superata del tutto, ritardandone l'attuazione e cancellando solo in parte le norme che abbiamo contestato a lungo. Chiediamo la costruzione sin da subito di un biennio unitario più forte di quanto previsto nelle indicazioni nazionali, per superare la canalizzazione precoce a 14 anni", dice la piattaforma della protesta.
NO AL NUMERO CHIUSO
Sul fronte universitario, la contestazione maggiore riguarda il numero chiuso.
"Continuiamo a denunciare l'assoluta illegittimità di questa pratica, che va a sommarsi alle già moltissime difficoltà con cui si devono giocoforza misurare le cosiddette "matricole": tasse esorbitanti, alloggi, trasporti, libri, che costituiscono ostacoli, a volte insuperabili, all'accesso ai saperi per tutti", dice il sito degli studenti.
Il ministro dell'Università e della Ricerca scientifica Fabio Mussi, che contesta lui stesso "la proliferazione" del numero chiuso al di fuori dei casi in cui questo è previsto dalla Ue -- per Architettura, Veterinaria, Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e una branca di ingegneria -- ha annunciato il mese scorso che avrebbe presentato un decreto per riportare la materia sotto la potestà del ministero.
SCRITTE CONTRO IL VATICANO
A Napoli la Digos ha fermato sei minorenni partecipanti al corteo con l'accusa di aver imbrattato i muri del centro della città con alcune scritte contro il Vaticano.
I presunti vandali, tutti iscritti a diverse scuole superiori della città, sarebbero gli autori di alcune scritte comparse in Corso Umberto e Via De Pretis, riferisce la polizia.
I giovani, denunciati per danneggiamento e ora in libertà, sarebbero gli autori di diverse scritte, tra cui "Impicchiamo il Papa", "Occupiamo il Vaticano" e "Cloro al clero".
L'episodio arriva a una settimana dal ritrovamento delle scritta "Morte a Ratzinger" comparsa su un muro vicino a piazza Municipio e a meno di dieci giorni dalla visita del Pontefice alla città.
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