*CITAZIONI*, Frasi che ci sono rimaste impresse...

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Eli85
view post Posted on 25/9/2005, 15:01




CITAZIONE (Bufalino @ 25/9/2005, 00:45)
Chiedo scusa smile.gif




-- Francesco --

no problem, bufalino!basta far attenzione la prossima volta wink.gif
 
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stefmas82
view post Posted on 19/11/2005, 19:47




"Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare tutte le volte che ti gira" - Il giovane Holden

Edited by stefmas82 - 19/11/2005, 19:47
 
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Eli85
view post Posted on 20/11/2005, 13:25




Cry mi ha ridato "Va dove ti porta il cuore" così ne approfitto per trascrivervi alcune frasi che a suo tempo mi avevano colpita molto happy.gif

"Ti ricordi quando la notte di ferragosto andavamo sul promontorio a guardare i fuochi d'artificio che sparavano dal mare? Tra tutti, ogni tanto ce n'era uno che pur esplodendo non riusciva a raggiungere il cielo. Ecco, quando penso alla vita di mia madre, a quella di mia nonna, quando penso a tante vite di persone che conosco, mi viene in mente proprio quest'immagine- fuochi che implodono invece di salire in alto."

"La via che hai percorso non era dritta ma piena di bivi, ad ogni passo c'era una freccia che indicava una direzione diversa; da lì si dipartiva un viottolo, da là una stradina erbosa che si perdeva nei boschi. Qualcuna di queste deviazioni l'hai imboccata senza accorgertene, qualcun'altra non l'avevi neanche vista; quelle che hai trascurato non sai dove ti avrebbero condotto, se in un posto migliore o peggiore; non lo sai ma ugualmente provi rimpianto. Potevi fare una cosa e non l'hai fatta, sei tornata indietro invece di andare avanti. Il gioco dell'oca, te lo ricordi? La vita procede pressapoco allo stesso modo.
Lungo i bivi della tua strada incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle a fondo o lasciarle perdere dipende soltanto dalla scelta che fai in un attimo; anche se non lo sai, tra proseguire dritto o deviare spesso si gioca la tua esistenza, quella di chi ti sta vicino."

"La gioia, sai, è proprio questa la cosa che ho più rimpianto. In seguito, certo, sono stata anche felice, ma la felicità sta alla gioia come una lampada elettrica sta al sole. La felicità ha sempre un oggetto, si è felici di qualcosa, è un sentimento la cui esistenza dipende dall'esterno. La gioia invece non ha oggetto. Ti possiede senza alcuna ragione apparente, nel suo essere somiglia al sole, brucia grazie alla combustione del suo stesso cuore."

"I giovani non sono naturalmente egoisti, così come i vecchi non sono naturalmente saggi. Comprensione e superficialità non appartengono agli anni ma al cammino che ognuno percorre. Da qualche parte che non ricordo, non molto tempo fa ho letto un motto degli indiani d'America che diceva "Prima di giudicare una persona cammina per tre lune nei suoi mocassini." Viste dall'esterno molte vite sembrano sbagliate, irrazionali, pazze. Finchè si sta fuori è facile fraintendere le persone, i loro rapporti. Soltanto da dentro, soltanto camminando tre lune con i loro mocassini si possono comprendere le motivazioni, i sentimenti, ciò che fa agire una persona in un modo piuttosto che in un altro. La comprensione nasce dall'umiltà non dall'orgoglio del sapere."

"Fare errori è naturale, andarsene senza averli compresi vanifica il senso di una vita."


 
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stefmas82
view post Posted on 21/11/2005, 13:49




"E' questo il guaio con le ragazze. Ogni volta che fanno una cosa carina, anche se a guardarle non valgono niente o se sono un po' stupide, finisce che quasi te ne innamori, e allora non sai più dove diavolo ti trovi.[..]Hanno il potere di farti ammattire. ce l'hanno proprio."Il giovane Holden
 
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stefmas82
view post Posted on 23/11/2005, 00:53




"E' questo il guaio. Non puoi trovare un posto bello e tranquillo, perché non esiste. Puoi credere che esista, ma quando ci arrivi, il momento che volti gli occhi, viene qualcuno e scrive 'ca...' proprio sotto il tuo naso"

E poi il capitoletto finale, davvero bello:

Ecco tutto quello che sono disposto a raccontarvi. Probabilmente potrei dirvi quello che feci quando andai a casa, e come mi sono ammalato e via discorrendo, e a che scuola dovrei andare in autunno quando sarò uscito da qui, ma non ne ho voglia. Sul serio. Ora come ora, queste cose non mi interessano molto.
Un sacco di gente, soprattutto questo psicanalista che c'è qui, continuano a domandarmi se quando tornerò a scuola a settembre mi metterò a studiare. E' una domanda cosí stupida, secondo me. Voglio dire, come fate a sapere quello che farete, finché non lo fate? La risposta è che non lo sapete. Credo di sí, ma come faccio a saperlo? Giuro che è una domanda stupida.

D.B. non è tremendo come gli altri, ma anche lui continua a farmi un sacco di domande. L'altro sabato è venuto in macchina con quella bambola inglese che prenderà parte al nuovo film che lui sta scrivendo. Era una posatrice fenomenale, ma bella da morire. Ad ogni modo, quando a un certo momento è andata alla toletta delle signore, che sta a casa del diavolo nell'altro reparto, D.B. mi ha domandato che cosa ne pensavo io di tutta questa storia che ho appena finito di raccontarvi. Non ho saputo che accidente dirgli. Se proprio volete saperlo, non so che cosa ne penso. Mi dispiace di averla raccontata a tanta gente. Io, suppergiù, so soltanto che sento un po' la mancanza di tutti quelli di cui ho parlato. Perfino del vecchio Stradlater e del vecchio Ackley, per esempio. Credo di sentire la mancanza perfino di quel maledetto Maurice. E' buffo. Non raccontate mai niente a nessuno. Se lo fate, finisce che sentite la mancanza di tutti.

 
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stefmas82
view post Posted on 23/11/2005, 15:18




Un po' di citazioni da "Febbre a 90°":

"Niente di tutto ciò è pensiero nel vero senso della parola. Non implica alcuna analisi ne consapevolezza, ne alcun rigore mentale, perché agli ossessionati è negata qualunque prospettiva sulla loro passione"

"I sabati pomeriggio nel nord di Londra ci offrirono un contesto n cui poter stare assieme. Potevamo parlare quando volevamo, perché il calcio ci dava qualcosa di cui parlare; il Gunners' Fish Bar in Bledstock Road la nostra cucina, e la Tribuna Ovest la nostra casa. Era una splendid sistemazione, e cambiò le nostre vite proprio quando ne avevamo più bisogno"

"Ero già stato a degli spettacoli naturalmente, ma era diverso. I vari tipi di pubblico di cui avevo fatto parte avevano pagato per divertirsi, e non avevo mai notato visi contorti dalla rabbia o dalla disperazione o dalla frustrazione. L'intrattenimento come dolore era un'idea che mi giungeva del tutto nuova, e sembrava essere qualcosa che stavo da tempo aspettando."

 
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stefmas82
view post Posted on 23/11/2005, 20:41




Ancora qualche cit:

"Lo stadio di Stamford Bridge e i suoi dintorni mi offrivano una visione diversa ma pur sempre familiare di Londra: familiare perché da ragazzino borghese di periferia ne avevo avvertito l'esistenza. Non era infatti molto diversa dalla Londra che conoscevo [..] unaLondra frenetica, la grande città piena di luci, perfettamente consapevole di essere il centro del mondo."

"L'Arsenal fu troppo bravo, il gol di Charlie fu troppo spettacolare, il pubblico fu troppo numeroso e troppo entusiasta della prestazione della squadra... Il 12 Febbraio accadde, proprio nel modo in cui ve l'ho descritto, ma adesso la sua importanza sta solo nella sua atipicità. La vita non è, e non è mai stata, una vittoria in casa per 2-0 contro i primi in classifica con la pancia piena di patatine fritte."
 
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stefmas82
view post Posted on 23/11/2005, 23:16




Continuo il mio monologo su "febbre a 90°":

"Quando la nostra squadra perde, noi pensiamo ai colleghi e ai compagni di scuola che dobbiamo affrontare il lunedì mattina, e al delirio che ci è stato negato; e in quel momento ci sembra inconcepibile che ci permetteremo ancora di essere così vulnerabili"
 
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Eli85
view post Posted on 23/11/2005, 23:18




Non lo conosco questo libro, di chi è???
Cmq molto belle le frasi!

 
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stefmas82
view post Posted on 23/11/2005, 23:24




Nick Hornby. In pratica racconta la sua vita, la sua storia da tifoso dell'Arsenal, è una specie di "bibbia" del tifoso di calcio. tongue.gif

O meglio, il tifoso si rivede in alcuni atteggiamenti e in alcuni pensieri, però lo trovo un libro davvero interessante..


 
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Eli85
view post Posted on 23/11/2005, 23:59




CITAZIONE (stefmas82 @ 23/11/2005, 23:24)
Nick Hornby. In pratica racconta la sua vita, la sua storia da tifoso dell'Arsenal, è una specie di "bibbia" del tifoso di calcio. tongue.gif

O meglio, il tifoso si rivede in alcuni atteggiamenti e in alcuni pensieri, però lo trovo un libro davvero interessante..

Ecco allora perchè nn lo conoscevo! tongue.gif
 
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stefmas82
view post Posted on 24/11/2005, 00:27




CITAZIONE (Eli85 @ 23/11/2005, 23:59)
CITAZIONE (stefmas82 @ 23/11/2005, 23:24)
Nick Hornby. In pratica racconta la sua vita, la sua storia da tifoso dell'Arsenal, è una specie di "bibbia" del tifoso di calcio. tongue.gif

O meglio, il tifoso si rivede in alcuni atteggiamenti e in alcuni pensieri, però lo trovo un libro davvero interessante..

Ecco allora perchè nn lo conoscevo! tongue.gif

Sempre contraria a tutto ciò che gira intorno allo sport, eh? tongue.gif

Comunque Hornby ha scritto altri libri interesanti, come About a Boy o High Fidelity, per citare due libri che son diventati film
 
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stefmas82
view post Posted on 24/11/2005, 13:01




"Una volta credevo, anche se adesso non lo credo più, che crescere e diventare adulti fossero due cose analoghe,due processi incontrollabili e inevitabili entrambi.Adesso penso che diventare adulti sia una cosa dominata dalla volontà, che si possa scegliere di diventare adulti, ma solo in determinati momenti. Questi momenti capitano piuttosto di rado - durante i periodi di crisi nelle relazioni, per esempio, o quando si ha la possibilità di ricominciare tutto da capo da qualche altra parte - e si può ignorarli o prenderli al volo"
 
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stefmas82
view post Posted on 25/11/2005, 18:46




".. io al solito guardavo l'Arsenal per dimostrare a me stesso che le cose non sarebbero continuate ad andar male per sempre, che cambiare marcia era possibile, che le sfilze di sconfitte non sarebbero durate per sempre.Ma l'Arsenal la pensava in maniera diversa: sembrava volesse dimostrarmi che i cedimenti erano stabili, che alcune persone,come alcuni club, non riuscivano semplicemente a trovare una via di uscita dalle gabbie in cui si erano rinchiusi. Quella sera e per alcuni giorni successivi pensai che entrambi avevamo fatto troppe scelte sbagliate,che avevamo lasciato andare le cose troppo avanti perché qualcosa potesse ancora sistemarsi; mi tornò a galla la sensazione, stavolta molto più profonda e più allarmante, di essere legato al club, e quindi a questa triste vita a metà, per sempre."
 
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Eli85
view post Posted on 25/11/2005, 20:38




"La cosa, si disse, sarebbe passata perchè nella vita le cose passano sempre, come in un fiume. Anche le più difficili che ti sembra impossibile superare le superi, e in un attimo te le trovi dietro alle spalle e devi andare avanti.
Ti aspettano cose nuove."
-
Ti prendo e ti porto via di AMMANITI
 
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